www.avvenire.it 10/16/2012
L'AVANA - Dopo mezzo secolo i cubani non dovranno più chiedere un permesso per lasciare l'isola. Ad annunciare l'eliminazione dei permessi di uscita e la richiesta delle lettere di invito è stato il governo cubano. La nuova legge entrerà in vigore il 14 gennaio, 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che avrà la data di oggi. I vincoli resteranno però per scienziati e militari, e in generale per "la forza di lavoro qualificata per lo sviluppo economico, sociale e tecnico-scientifico del Paese".
La riforma "radicale" del sistema di emigrazione cubano era stata annunciata lo scorso aprile dal presidente del Parlamento, Ricardo Alarcon: "Sarà radicale e profonda e la metteremo in atto nei prossimi mesi", aveva assicurato l'esponente politico, sottolineando, come aveva fatto Raul Castro nel 2011 evocando per la prima volta questa possibilità, che i colpevoli delle restrizioni imposte dalla vecchia legge "sono gli Usa che, fin dal 1959, utilizzano la questione migratoria per destabilizzarci". Fino ad oggi, per uscire dal Paese i cubani avevano bisogno di un permesso speciale delle autorità, che poteva essere negato anche senza motivazioni, e una lettera di invito da un cittadino del Paese straniero in cui si voleva andare. In genere, il permesso era negato ai cittadini meno abbienti, soprattutto alla luce dei 150 dollari necessari per il visto di uscita. Una volta ottenuta l'autorizzazione si doveva rientrare a Cuba, pena la perdita dei beni sull'isola, entro 11 mesi. Ora il termine è stato esteso a due anni.
YOANI SANCHEZ: «VALIGIA PRONTA»
"Ho la valigia pronta per viaggiare. Vediamo se trovo un volo per il 14 gennaio 2013": lo afferma via twitter Yoani Sanchez, la nota blogger dissidente dell'Avana, commentando la normativa resa nota oggi a Cuba secondo la quale a partire da quella data vengono eliminate le restrizioni poste per recarsi all'estero.
"I miei amici mi dicono che sono sulla lista nera e che quindi non mi devo fare illusioni sulla nuova legge migratoria. Ma ci proverò!", promette la Sanchez, che sull'importante novità pubblicata oggi sul Granma ha scritto diversi tweet. "Le sbarre dell'isola si spostano? Hurrah!!, aggiunge, ricordando di "essersi alzata con la buona notizia della fine dei permessi".
"L'articolo 23 della legge" prevede che il rilascio del passaporto potrebbe essere bloccato "per ragioni di difesa e sicurezza nazionale", puntualizza d'altra parte la blogger, la quale ribadisce che "la miglior forma di verificare i limiti della legge migratoria è quella di viaggiare appena sia entrata in vigore. Ma - conclude - per tornare" a Cuba.