Letta: «Lavoro ai giovani Ora l'obiettivo è europeo»

23-05-2013

www.avvenire.it     05/21/2013

Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy sarà a Roma il 31 maggio nell'ambito della preparazione del prossimo vertice Ue di giugno che si occuperà anche di lotta alla disoccupazione giovanile, come chiesto dall'Italia.

All'occupazione sarà poi dedicato un Consiglio straordinario Ue che si svolgerà a Berlino il 3 luglio. Lo ha anticipato oggi il presidente del Consiglio Enrico Letta nel corso di una conferenza stampa a conclusione del consiglio straordinario odierno.

"Van Rompuy sarà a Roma il 31 maggio per discutere di questo", ha detto il premier riferendosi all'atteso Consiglio europeo di giugno dedicato anche alla lotta alla disoccupazione, come si è deciso oggi su richiesta italiana".

Da qui al Consiglio europeo di giugno "abbiamo un mese di iperlavoro per far sì" che quell'appuntamento "sia pieno di contenuti", ha sottolineato Letta, adesso si "è aperta una finestra che dobbiamo riempire di contenuti, lavoreremo per questo". Commentando i dati Istat diffusi oggi sul numero record di giovani italiani che non studiano e lavorano, Letta ha osservato come questi siano "la conferma" che il vertice del mese prossimo è "la strada giusta, abbiamo assolutamente bisogno di fare una battaglia in Europa e in Italia", perché la disoccupazione dei giovani "è l'incubo di questo tempo" e in assenza di risposte "non c'è credibilità della politica e delle istituzioni europee".

Dunque, ha insistito ancora il premier al suo debutto ad un vertice dei leader dei 27 che ha detto di aver vissuto con "un po' di emozione", "sono contento che si sia deciso che il focus del prossimo summit sarà esattamente su questo". Tra l'altro, ha chiosato, "ho trovato molto importante che ci sia stata questa iniziativa della Germania" per una riunione straordinaria a luglio dei ministri del Lavoro a Berlino, che "dimostra come ci sia una fortissima consapevolezza da parte di tutti, Germania in questa, su questo grande
tema su cui dobbiamo impegnarci tutti e l'impegno tedesco è una buona notizia per l'Italia".

 Incassato il risultato del prossimo summit di Bruxelles dedicato alla lotta contro la disoccupazione giovanile,
Letta ha poi assicurato che "l'Italia farà la sua parte anche con iniziative nazionali, ci metteremo del nostro", anche perchè, "soltanto così, con impegno globale, credo si riuscirà a dare questo senso di massa critica, di impegno vero". "Se c'è una cosa di cui sono convinto - ha insistito il premier - è che i cittadini europei hanno bisogno non di parole, ma di fatti e questa discussione di oggi mi lascia un certo spazio di ottimismo".

Quanto ai sei miliardi previsti dal prossimo bilancio europeo per l'occupazione giovanile, da dividere tra 28 Paesi (i 27 più la Croazia), Letta ha ammesso che "non bastano, non sono sufficienti, ma sono un fatto importante e partiamo da lì".

"Io penso - ha concluso - che ci sia in questo momento l'urgenza di togliere i nostri giovani dall'incertezza totale sul loro futuro e toglierli dall'assenza di una qualunque sperimentazione di lavoro", bisogna "fare di tutto perchè le occasioni di lavoro comincino, comincino il più presto possibile, ci siano ed è evidente che bisogna far sì che siano di qualità, però a me pare che la priorità sia soprattutto quella di creare occasioni" di lavoro.

LOTTA ALLA FRODE E ALL'EVASIONE FISCALE
Il Consiglio europeo ha concordato anche di accelerare il lavoro nella lotta a frode ed evasione fiscale, e chiede 'l'adozione entro la fine dell'anno della direttiva risparmì. Lo si legge nell'ultima bozza di conclusioni del vertice Ue che spinge per avviare negoziati con Svizzera, San Marino, Andorra, Monaco e Liechtenstein. Lotta all'evasione e mercato unico dell'energia sono i temi centrali del vertice che rappresenta il debutto europeo del premier Letta.

Lo scambio di informazioni in materia fiscale all'interno dell'Europa diverrà automatico entro la fine dell'anno. Austria e Lussemburgo si adegueranno così al nuovo regime di cooperazione fiscale senza chiedere come condizione un'intesa analoga con la Svizzera e gli altri paradisi fiscali membri dell'Unione a 27. Lo dice il presidente del Consiglio in conferenza stampa a Bruxelles. "Una forte spinta in avanti. Anche qui la fine dell'anno come momento entro il quale questi meccanismi di scambio diverranno automatici tra i Paesi membri, che siano o non siano conclusi i negoziati con Svizzera, Liechtenstein e Andorra, Monaco e San Marino", ha detto Letta nel corso della conferenza stampa a Bruxelles.

Il capo del governo ha incontrato l'ex presidente dell'Eurogruppo Juncker e il premier britannico Cameron. Secondo Hollande, va  trovato un compromesso sull'evasione, meglio la lotta a chi non paga che aumentare le tasse. Mentre il presidente del parlamento Ue, Martin Schulz, sostiene il dimezzamento entro il 2020 dell'evasione. "In questi tempi di crisi, non possiamo assolutamente permetterci di perdere ogni anno 1000 miliardi di euro di gettito fiscale. Vi esorto pertanto a impegnarvi quest'oggi al conseguimento dell'obiettivo di dimezzare l'ammanco fiscale entro il 2020". E chiede subito la lista nera dei paradisi fiscali. "Elimarli - dice - è un compito titanico, ma ne vale la pena".