Fonte: www.ansa.it
"Il 3,1%" del deficit/Pil "non lo faremo. Noi non siamo nei guai". Lo afferma il premier Matteo Renzi a 'Otto e mezzo', su La 7. Il premier annuncia anche che il Def arriverà "tra cinque giorni, martedì" mentre "il 15 o il 16 aprile ci sarà il consiglio dei ministri per sbloccare i denari che servono per il taglio dell'Irpef".
Nei provvedimenti che saranno approvati, spiega, saranno materialmente indicate le coperture."Il 3,1% - ha sottolineato - non lo faremo. Punto. Noi non siamo nei guai: c'è un limite del 60% nel rapporto tra debito pubblico e pil che Germania e Francia - che sta arrivando al 100% con il 4,2% - non rispettano. Noi sì e continueremo a farlo". Poi "lavoreremo per cambiare le regole del gioco. Ma finchè queste regole ci sono le rispettiamo".
Il premier si è poi lamentato di vedere l'Italia trattata come "uno scolaretto da prendere per l'orecchio e mettere dietro la lavagna: siamo il secondo paese manifatturiero del continente e rispettiamo gli accordi per i nostri figli".
Nel pomeriggio il premier ha avuto un lungo colloquio con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. La pronuncia esatta del nome del titolare dell'Economia, ha scherzato Renzi su La7 ha l'accento che cade sulla prima 'a', anche se "più dell'accento mi interessano dove cadono i tagli. E comunque, se mi chiede di Padona, posso dire anche che è un tifoso sfegatato della Roma". Tornando alla spending review il premier ha comunque precisato che "la revisione della spesa non è un problema solo dell'economia, ma di tutto il Governo. E' questa l'idea di fondo".