La commissione Finanze della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione che impegna il Governo a intervenire sulla stretta introdotta dall'ultima legge di stabilità (legge 147/2013, articolo 1, commi 586 e 587). In pratica, niente restituzione in busta paga a luglio se il rimborso supera i 4mila euro qualora il contribuente abbia o una detrazione per carichi familiari oppure riporti un'eccedenza d'imposta (in pratica abbia versato più tasse del dovuto) da precedenti dichiarazioni dei redditi. La risoluzione approvata in commissione Finanze impegna il Governo – oltre ad abrogare o riformulare le norme – a stabilire tempi certi per chi è già capitato nella tagliola dei 4mila euro. Per la precizione un termine di sei mesi. Un periodo «entro cui – sottolinea la risoluzione - l'agenzia delle Entrate potrà comunicare al sostituto d'imposta di non procedere al rimborso, prevedendo che, in assenza della suddetta comunicazione da parte della stessa Agenzia, i sostituti d'imposta sono autorizzati a procedere al rimborso».
La stretta sui 4mila euro è nata con finalità antievasione ma che rischia di risultare disallineata proprio quanto – in chiave congiunturale – sono state alzate le detrazioni per le spese per ristrutturazioni (50% con un tetto di spesa di 96mila euro) e risparmio energetico (65%) ed è stato introdotto il bonus mobili ed elettrodomestici. Situazioni che molto verosimilmente, soprattutto in presenza di esborsi ingenti, possono portare a far lievitare la cifra che i contribuenti devono vedersi restituire dal Fisco.
Le norme della legge di stabilità parlano solo del termine entro cui l'agenzia delle Entrate deve effettuare il controllo sulla spettanza del rimborso: sei mesi dalla data di trasmissione del 730 da parte di sostituti d'imposta o Caf e intermediari abilitati (a seconda della scelta operata dal contribuente). Considerato che il termine ultimo per la trasmissione al Fisco è il 30 giugno, in pratica i controlli potrebbero essere effettuati entro la fine dell'anno. Nessuna certezza, invece, per i tempi di restituzione. Aspetto su cui ora il Parlamento sollecita il Governo a intervenire con la risoluzione.
Fonte: www.ilsole24ore.com del 14/05/2014