Le indicazioni di Equitalia per i contribuenti decaduti al 22 giugno 2013 e che vogliono essere riammessi al beneficio della dilazione; nessun documento da presentare anche per debiti sopra 50mila euro.
Non sarà necessario allegare alcuna documentazione comprovante la situazione di difficoltà economica, a prescindere dal fatto che l’importo del debito per cui era stata inizialmente chiesta la dilazione (poi non rispettata) sia inferiore o superiore a 50mila euro. La nuova dilazione terrà conto, infatti, dello stesso numero di rate del vecchio piano originariamente concesso e delle condizioni economiche rappresentate dal contribuente al momento della prima concessione della prima rateazione. Possono presentare la domanda di riammissione alla nuova dilazione, fino a un massimo di 72 rate mensili, solo i contribuenti (persone fisiche, ditte individuali e società) che sono decaduti entro il 22 giugno 2013 da vecchie rateazioni concesse per non aver versato due rate, anche non consecutive, del piano di ammortamento inizialmente concesso per cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivi emessi dalle Entrate, e/o dalle Dogane e/o dai Monopoli, avvisi di addebito emessi dall’Inps.
Il nuovo piano di rateazione si potrà estendere fino a 72 rate mensili (vale a dire fino a un massimo di sei anni), ma non sarà ulteriormente prorogabile. Questo vuol dire che, anche nelle circostanze di comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità, non sarà mai concessa al contribuente “riammesso” al beneficio la possibilità di accedere a un piano di rateazione straordinario fino a dieci anni. Inoltre, i riammessi dovranno fare molta attenzione alla puntualità dei pagamenti delle rate del nuovo piano per non decadere nuovamente dal beneficio e perdere questa nuova chance. Solo per la nuova ammissione alla dilazione, è stata, infatti, prevista la revoca del beneficio per il mancato pagamento di due rate anche non consecutive, e non di otto rate anche non consecutive come accade per le dilazioni concesse dal 23 giugno 2013 (data di entrata in vigore del Decreto del Fare).
Fonte:http://www.laleggepertutti.it/