Raddoppierà nei prossimi tre anni lo sconto fiscale del 19% sulle spese per la frequenza scolastica, fino ad arrivare a una detrazione massima di 152 euro per alunno. Lo prevede il disegno di legge di bilancio ora all’esame del Parlamento, che aumenta gradualmente l’importo su cui si può calcolare il 19%, da 400 euro (nel 2015) fino a 800 euro (nel 2018). E c’è una ricaduta da considerare già adesso, perché la spesa detraibile sarà innalzata a 640 euro fin dall’anno d’imposta 2016. Perciò – se il Ddl sarà approvato in questa forma dal Parlamento – le famiglie che stanno pagando le spese scolastiche in questi giorni avranno una detrazione fino a 121,60 euro anziché 76 nel modello Unico o 730 che presenteranno l’anno prossimo. Le spese detraibili sono quelle relative a scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado.
Rientrano la tassa di iscrizione o frequenza e la spesa per la mensa scolastica, anche quando il servizio è reso dal Comune o da altri soggetti, compresa l’assistenza al pasto e il pre e post scuola. È escluso, invece, lo scuolabus, così come l’acquisto di cancelleria e testi per la scuola secondaria.
La spesa per la frequenza scolastica può essere documentata con la ricevuta del pagamento (bollettino postale o bonifico) o anche in caso di acquisto di buoni mensa con un’attestazione della scuola, del Comune o della società esterna che ha incassato l’importo.
Essendo un bonus riservato alle persone fisiche, la spesa sarà detraibile “per cassa”. Quindi, nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2017 si potranno detrarre con il nuovo limite tutte le spese pagate quest’anno, comprese quelle versate nei giorni scorsi per l’anno scolastico 2016-17.
Perciò, se il testo non cambierà, le famiglie che stanno pagando le spese scolastiche in questi giorni avranno una detrazione maggiore per l'anno prossimo nel 730 o modello Unico.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com