Fonte www.avvenire.it
Un disegno di legge delega sul volontariato da presentare entro un mese. È la sfida lanciata da Matteo Renzi intervenendo al Festival del Volontariato a Lucca. "Vi lancio una sfida - ha detto Renzi parlando alla platea - entro un mese, il 12 maggio, noi siamo pronti a presentare un disegno di legge delega, da offrire poi al confronto con le associazioni. Voi lo controllate, ma senza fare tavoli, perché i tavoli li fanno i mobilieri e poi siamo pronti a entrare nel merito". Poi entro fine maggio "siamo pronti a presentarlo alla Camera".
Renzi ha incassato il ringraziamento del Festival.
"Era dal 1998 a Civitas che non incontravamo il presidente del Consiglio, allora era Romano Prodi", ha detto Edo Patriarca, presidente del Coordinamento del volontariato. "Nel 1998 quando Prodi incontrava questo mondo - ha replicato Renzi - Patriarca era presidente dell'Agesci e due anni dopo Patriarca mi dato la responsabilità di dirigere il giornale degli scout Camminiamo insieme".
Fonte www.avvenire.it
La campagna elettorale di Matteo Renzi per le prossime elezioni (europee e amministrative) decolla da Torino dove il premier lancia la candidatura di Sergio Chiamparino, l'ex sindaco che punta a prendere il posto del leghista Roberto Cota alla guida della Regione Piemonte, schiera le cinque donne scelte da lui come capoliste (un en plein che ha fatto arrabbiare e non poco lo "stato maggiore maschile del partito") e fa il pieno di "spettatori".
Cinquemila persone hanno affollato il PalaOlimpico per il suo debutto torinese. Dal palco, come sempre, Renzi non le manda a dire. Soprattutto ai compagni di partito che a più di cinquecento chilometri di distanza, a Roma, sono riuniti per passare in rassegna le cose che non vanno nelle riforme da lui ideziane" da quella sulla legge elettorale a quella sul lavoro. "Nei prossimi mesi - è il messaggio che manda ai suoi avversari interni, da D'Alema a Cuperlo - non perdiamo tempo a litigare tra noi, c'è tanto da fare, dobbiamo andare pancia a terra per cambiare l'Italia".
Fonte: www.avvenire.it
A Sant’Antonio è ancora il 6 aprile 2009. Tutt’intorno, la città brulica di cantieri – la cosiddetta ricostruzione leggera – e la maggior parte delle parrocchie ha ormai una chiesa provvisoria, ma nel quartiere che unisce il centro alla zona industriale il tempo della fede si è fermato alle 3 e 32 di quella notte. Domattina infatti, come ogni domenica, don Ramon Mangili celebrerà la Messa nel tendone donato dal Comune di Roma.
Con il solito groppo in gola, lenito da troppe sigarette.
Fonte: www.avvenire.it
Perplessità e preoccupazione per il futuro delle operazioni di pattugliamento "Mare nostrum", che in questi mesi hanno salvato migliaia di vite umane nel Mediterran
Fonte: www.avvenire.it
Via libera della Camera, con 260 sì e 158 no, al disegno di legge sulle Province, già approvato in prima lettura e modificato dal Senato. Il provvedimento stabilisce riforme in materia di enti locali, prevedendo l'istituzione delle città metropolitane, la ridefinizione del sistema delle Province e una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di Comuni. Il Pd ha votato a favore con Scelta Civica, Psi, Centro democratico, contro si sono espressi M5s, Forza Italia, e Fratelli d'Italia.
Fonte: www.ansa.it
"Il 3,1%" del deficit/Pil "non lo faremo. Noi non siamo nei guai". Lo afferma il premier Matteo Renzi a 'Otto e mezzo', su La 7. Il premier annuncia anche che il Def arriverà "tra cinque giorni, martedì" mentre "il 15 o il 16 aprile ci sarà il consiglio dei ministri per sbloccare i denari che servono per il taglio dell'Irpef".
Nei provvedimenti che saranno approvati, spiega, saranno materialmente indicate le coperture.
Fonte:www.avvenire.it del 26/03/2014
"Come sta"? ("How are you?"). Sono state le prime parole che il presidente Usa, Barack Obama, ha rivolto a papa Francesco, poco prima che iniziasse l'udienza privata. "È meraviglioso incontrarla (ripetuta due volte, ndr). Grazie tante per avermi ricevuto. È un grande onore, sono un suo grande ammiratore". Poi cinquanta minuti di colloquio, alla fine dei quali si sono salutati con grandi sorrisi. Sono i flash del primo incontro fra il presidente Usa e papa Francesco. Con una lunga e calorosa stretta di mano il Papa si è congedato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama sulla soglia della biblioteca pontificia, al termine dell'udienza. Obama, prima di accomiatarsi da Papa Francesco, gli ha stretto lungamente la mano ed i due, con l'aiuto di un interprete, hanno proseguito a parlare tenendosi stretti le mani.